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Chirurgica robotica in ortopedia – Nuovo modello sperimentale di cura

Da alcuni mesi, in casi selezionati, presso il San Luigi di Orbassano, vengono impiantate protesi di ginocchio e di anca con metodica Robot assistita. In questi giorni si sta utilizzando un sistema robotico ulteriormente innovativo per molte caratteristiche appena arrivato in Italia e gli Ortopedici del S. Luigi sono stati tra i primi ad utilizzarlo

Orbassano (TO), 6 ottobre 2017 – Oggi i sistemi sanitari sono chiamati a rispondere alla richiesta sempre più crescente di soddisfare i bisogni assistenziali e di cura dei pazienti, con una evoluzione tecnologica molto evidente. Da un punto di vista decisionale, si prospetta l’esigenza di dare priorità agli interventi e alle tecnologie che più di altre possano portare il sistema in una situazione di equilibrio in termini di costi-efficacia.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi di Orbassano sta sviluppando modelli sempre più avanzati di cura, anche coerenti con la continua evoluzione delle tecnologie sanitarie.

Commenta il Commissario dott. Franco Ripa: “L’AOU San Luigi ha già una tradizione importante nel campo della chirurgia robotica urologica diretta dal prof. Francesco Porpiglia, che rappresenta una delle maggiori realtà a livello nazionale nello specifico settore ed è motivo  di grande qualificazione per il nostro Ospedale. Nel corso degli ultimi mesi la robotica è stata utilizzata anche in ambito di chirurgia generale, da parte del prof. Maurizio Degiuli. Di recente abbiamo deciso di analizzare l’applicazione nel campo chirurgico ortopedico presso la divisione diretta dal prof. Filippo Castoldi, utilizzando sistemi di robotica da valutare secondo il modello di health technology assessment. Crediamo insomma che questo tipo di lavoro potrà risultare estremamente utile in futuro anche per la programmazione sanitaria”.

L’artrosi delle grandi articolazioni, come il ginocchio e l’anca, ha una rilevante incidenza sulla popolazione generale, ne compromette la vita di relazione e l’efficienza lavorativa.
Se si considerano i quadri iniziali di tale patologia degenerativa, (pre-artrosi) come le lesioni legamentose e cartilaginee e i malallineamenti, il suo impatto sociale assume frequenza elevatissima. La cura di questa patologia ha raggiunto oggi ottimi risultati con terapie rigenerative e sostitutive come gli impianti protesici…”

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Fonte: “Chirurgica robotica in ortopedia. Nuovo modello sperimentale di cura”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/chirurgica-robotica-in-ortopedia-nuovo-modello-sperimentale-di-cura/