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Ipercolesterolemia familiare – Conferme long-term di efficacia e sicurezza per Evolocumab

L’uso continuo di evolocumab aggiunto alla terapia standard (SOC, standard of care) nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH) produce riduzioni persistenti e marcate di colesterolemia-LDL (LDL-C) nel corso di 48 settimane di follow-up. Il dosaggio a lungo termine di evolocumab con SOC risulta sicuro e ben tollerato. Sono le conclusioni di uno studio apparso online sul “Journal of Clinical Lipidology”, che rassicura sull’uso a lungo termine dell’inibitore della PCSK-9

«Una mutazione genetica del gene del recettore LDL (LDL) è identificata nel 90% dei casi confermati geneticamente di HeFH, la cui prevalenza varia nelle differenti popolazioni» premettono gli autori, coordinati da G. Kees Hovingh, del Dipartimento di Medicina Vascolare dell’Academisch Medisch Centrum di Amsterdam (Olanda).

«Comunque» proseguono «ampi studi condotti negli Stati Uniti e in differenti Paesi europei hanno dimostrato che approssimativamente una persona su 200–300 è affetta dalla malattia. Questa prevalenza si traduce in una stima totale mondiale approssimativa di 34 milioni di pazienti affetti da HeFH».

Come noto, ricordano i ricercatori, «i pazienti con HeFH hanno un rischio aumentato di malattia cardiovascolare (CV) prematura e pertanto le terapie ipolipemizzanti rappresentano la pietra angolare del trattamento. Peraltro, la maggioranza di questi soggetti o non sono trattati per niente o non raggiungono i livelli target di LDL-C raccomandati dalle linee guida, anche quando seguono una terapia intensiva con statine ed ezetimibe».

Dai trial ‘padre’ RUTHERFORD agli studi di estensione OSLER
«Evolocumab, recente agente ipolipemizzante, è un anticorpo monoclonale completamente umano diretto contro la PCSK-9 (proproteina convertasi della subtilisina/kexina di tipo 9), enzima deputato alla degradazione del recettore LDL» proseguono Kees Hovingh e colleghi.

«Evolocumab» ricordano gli autori «ha dimostrato di ridurre in modo sicuro i livelli di LDL-C del 56%–61% rispetto al placebo quando somministrato alla dose di 140 mg ogni due settimane (Q2W) o di 420 mg mensilmente (QM) in differenti categorie di pazienti, compresi quelli che ricevevano una terapia di fondo ipolipemizzante, come dimostrato in 2 studi randomizzati in doppio cieco di 12 settimane: il RUTHERFORD, di fase 2, e il RUTHERFORD-2, di fase 3»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Evolocumab nell’ipercolesterolemia familiare, conferme long-term di efficacia e sicurezza”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/evolocumab-nellipercolesterolemia-familiare-conferme-long-term-di-efficacia-e-sicurezza–24937