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Biopsia liquida per prevedere risposta a immunoterapia

Mentre la comunità scientifica (e le autorità regolatorie) dibattono sull’utilità del test del PD-L1 per valutare le possibilità di risposta all’immunoterapia, dall’Università della California di San Diego arriva uno studio che propone un sistema meno invasivo ma altrettanto efficace per valutare se un paziente risponderà o meno alla terapia con inibitori dei checkpoint immunitari, attraverso un semplice prelievo del sangue

Uno speciale esame del sangue potrebbe aiutare a individuare i pazienti che hanno le maggiori probabilità di risposta all’immunoterapia, la quinta ‘colonna’ della terapia oncologica. Ad annunciarlo sono i ricercatori della University of California San Diego che pubblicano oggi la loro ricerca su Clinical Cancer Research. L’esame in questione, una forma di ‘biopsia liquida’, va a misurare il numero di mutazioni presenti nel DNA tumorale circolante e in questo modo consente di predire la risposta ai cosiddetti ‘checkpoint inibitori’, un trattamento molto efficace su alcuni pazienti ma non in tutti, costoso e non privo di effetti indesiderati.

I risultati di questa ricerca dimostrano che il 45% dei portatori di tre o più alterazioni rilevate nel DNA tumorale circolante (ctDNA) rispondono bene all’immunoterapia, mentre nei soggetti che presentano un numero inferiore di mutazioni la percentuale di risposta si aggira sul 15%.

“Il trattamento con inibitori dei checkpoint immunitari – commenta Razelle Kurzrock, direttore del Center for Personalized Cancer Therapy presso il UC San Diego Moores Cancer Center – è una strategia molto interessante; al momento viene somministrato in varie forme tumorali ma nella maggior parte dei casi non è possibile prevedere in anticipo se produrrà o meno una risposta. Di fatto, oltre l’80% dei pazienti oncologici finisce con il non rispondere a questi trattamenti.”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Biopsia liquida per prevedere la risposta all’immunoterapia”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=54324