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Asma severo eosinofilico – Nuove conferme di efficacia per reslizumab

E’ stato approvato lo scorso anno dalla Commissione Europea come terapia aggiuntiva (add-on) in pazienti adulti con asma eosinofilico severo non adeguatamente controllato nonostante l’uso di corticosteroidi per via inalatoria (ICS) a dosi elevate associati ad un altro medicinale per il trattamento di mantenimento. Parliamo di reslizumab, un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro l’interleukina -5 (IL-5) da poco disponibile anche nel nostro Paese nell’indicazione sopra indicata. Di seguito un elenco riassuntivo dei dati principali emersi in alcune presentazioni fatte in occasione dell’ultimo Congresso ERS

Di seguito un elenco riassuntivo dei dati principali emersi in alcune presentazioni fatte in questa occasione.
Reslizumab riduce in modo significativo la frequenza di esacerbazioni cliniche in pazienti con asma severo (GINA Step 4/5) e un numero di esacerbazioni pre-studio ≥3
Il trattamento endovena con reslizumab ha ridotto in modo significativo, nei trial registrativi, il rischio di esacerbazioni asmatiche e migliorato il controllo dell’asma, la funzione polmonare e la qualità della vita in pazienti con asma eosinofilico non adeguatamente controllati, con uno o più episodi di esacerbazione clinica occorsi nei 12 mesi precedenti l’inizio del trattamento con il farmaco biologico.
E’ però anche noto che i pazienti con asma severo (GINA Step 4/5) si caratterizzano per uno scarso controllo dell’asma e per un rischio maggiore di esacerbazioni severe.
In questa analisi post-hoc dei dati relativi a 2 trial clinici registrativi di Fase III, si è voluta valutare l’efficacia del trattamento con reslizumab nei pazienti con asma severo che avevano sperimentato almeno 3 episodi di esacerbazione clinica nei 12 mesi precedenti l’avvio del trattamento con il farmaco biologico.
Scorrendo i risultati relativi all’endpoint principale dell’analisi post-hoc, è emerso, dopo 16 settimane di trattamento, che 14 pazienti trattati con reslizumab (21%) e 56 pazienti del gruppo di controllo (terapia standard) (62%) riferivano almeno un episodio di esacerbazione clinica di asma (fig.1 A). In particolare, i pazienti trattati del gruppo placebo mostravano un rischio di esacerbazione a 16 settimane 3,89 volte più elevato rispetto a quanto osservato nei pazienti trattati con il farmaco biologico.
Ad un anno dall’inizio del trattamento alla riduzione degli episodi di esacerbazione clinica nei pazienti trattati con reslizumab rispetto a quelli del gruppo di confronto è stato confermato (figura 1 B): in questo caso, il rischio di esacerbazione è risultato 3,05 volte più elevato nel gruppo placebo rispetto al gruppo trattato con reslizumab.
Quanto agli endpoint secondari, l’analisi post-hoc ha confermato la presenza di miglioramenti statisticamente significativi della funzione polmonare (FEV1), del controllo dell’asma (punteggio ACQ-7) e della qualità della vita (punteggio AQLQ) rispetto al gruppo di confronto…”

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Fonte: “Asma severo eosinofilico, nuove conferme di efficacia per reslizumab”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/asma-severo-eosinofilico-nuove-conferme-di-efficacia-per-reslizumab-24913