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Fattori di rischio per la steatosi epatica non alcolica nei pazienti con HIV

“Più di un terzo delle persone affette da HIV presenta una malattia epatica alcolica (NAFLD) in assenza di epatite B o C, secondo i risultati di una meta-analisi e una revisione sistematica pubblicata sulla rivista AIDS. I disturbi metabolici tra cui elevato indice di massa corporea (BMI), diabete e lipidi elevati sono fattori di rischio fondamentali. Questo studio ha anche rivelato che i disturbi metabolici sono fattori di rischio fondamentali per la NAFLD indipendentemente dai parametri dell’HIV

La malattia del fegato grasso non alcolico è oggi una delle cause principale di gravi malattie e decessi nelle persone con HIV. Fino ad ora la maggior parte delle malattie epatiche che si verificano nelle persone con HIV è stata associata alla coinfezione con epatite B o C, ma la NAFLD sta emergendo come una nuova preoccupazione nella gestione di individui con infezione da HIV che non hanno co-infezione con epatite B o C.

La condizione è definita dall’accumulo di grasso nel fegato e dalla presenza di trigliceridi nelle cellule epatiche in assenza di una causa come l’eccesso di consumo di alcol. La steatosi epatica può avanzare a NASH (steatoepatite non alcolica), in cui il fegato diventa infiammato e le cellule epatiche sono danneggiate, e possibilmente alla fibrosi (morte del tessuto epatico e cicatrizzazione) o al cancro del fegato. Sono stati pubblicati anche studi di associazione tra NAFLD e aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Sono stati studiati in sperimentazione clinica numerosi trattamenti farmacologici per la NASH, ma non ci sono ancora trattamenti realmente efficaci soprattutto nel lungo termine.
Negli individui HIV-negativi, la NAFLD è di solito associata a sindrome metabolica, compresa obesità, resistenza all’insulina e lipidi elevati. La prevalenza globale di NAFLD è stimata al 25%, con prevalenza maggiore nelle persone con diabete di tipo 2.

È importante che questa malattia sia diagnosticata tempestivamente nelle persone affette da HIV in modo da poter avviare adeguati cambiamenti nello stile di vita e nelle terapie.
Un team di investigatori britannici ha quindi eseguito una revisione sistematica e meta-analisi per identificare la prevalenza e i fattori di rischio di NAFLD, NASH e fibrosi nelle persone con monoinfezione da HIV.

Sono stati inclusi studi (osservazionali, prospettici, retrospettivi e studi randomizzati) su pazienti adulti con mono-infezione da HIV con e senza NAFLD, diagnosticati con immagini o istologia. Non sono stati inclusi pazienti con coinfezione con epatite B e/o epatite C o che consumavano alcool in eccesso…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Steatosi epatica non alcolica nei pazienti con HIV, quali i fattori di rischio?”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/steatosi-epatica-non-alcolica-nei-pazienti-con-hiv-quali-i-fattori-di-rischio-24545