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Alzheimer – Chance anti-deficit cognitivi arriva da Levetiracetam

“L’anomala attività cerebrale caratteristica dei pazienti con malattia di Alzheimer (AD) può essere “normalizzata” con una singola infusione endovenosa di levetiracetam (LEV) ad alto dosaggio (LEV), anche se il trattamento non ha alcun effetto sulla funzione cognitiva. La scoperta deriva da una ricerca pubblicata sul “Journal of Alzheimer’s Disease”

«Il fallimento delle terapie dirette all’amiloide nell’AD ha aperto l’interesse verso altre vie per tentare di curare questa malattia» affermano gli autori, coordinati da Daniel Press, del Berenson-Allen Center for Noninvasive Stimulation Brain presso il Beth Deaconess Medical Center di Boston.

«Sostanzialmente abbiamo visto la normalizzazione delle anomalie sui profili elettroencefalografici (EEG) dei pazienti con una singola dose acuta del farmaco» ammettono «ma i risultati sono decisamente incoraggianti».

Ripristinato il pattern elettroencefalografico
Sette pazienti con AD di grado lieve hanno completato studio di fattibilità. Per AD lieve – si ricorda – si intende un paziente con un punteggio da 20 a 29 alla Mini-Mental Status Examination. «Tutti i partecipanti inclusi hanno ricevuto un trattamento standard con inibitori delle acetilcolinesterasi» precisano i ricercatori.

Sebbene fossero stati originariamente arruolati nello studio 12 soggetti, tre non hanno portato a termine il protocollo per sensazione di claustrofobia durante l’esecuzione della risonanza magnetica (RM) e uno si è rifiutato di sottoporsi ai test cognitivi.

I partecipanti hanno ricevuto un bolo a basso o ad alto dosaggio di LEV per via endovenosa (rispettivamente 2,5 mg/kg o 7,5 mg/kg) o placebo in un protocollo soggetto in doppio cieco intra-soggetti. Gli EEG sono stati registrati a riposo e prima e dopo che i pazienti avessero ricevuto il farmaco antiepilettico.

Per quantificare l’attività cerebrale e per identificare dove stava avvenendo, i pazienti hanno successivamente effettuato una RM per misurare il flusso sanguigno in varie regioni del cervello. I partecipanti allo studio sono stati poi sottoposti a test cognitivi per valutare la funzione esecutiva frontale, la memoria dichiarativa e le prestazioni cognitive complessive.

Relativamente ai cambiamenti all’EEG, Press e colleghi fanno notare che solo LEV ad alto dosaggio ha avuto un effetto benefico sulle anomalie dell’attività cerebrale…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Levetiracetam normalizza le alterazioni EEG dell’Alzheimer. Chance anti-deficit cognitivi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/levetiracetam-normalizza-le-alterazioni-eeg-dellalzheimer-chance-anti-deficit-cognitivi-24529